L'avvento di internet ha indubbiamente rappresentato una rivoluzione tecnologica e ha migliorato, sotto parecchi punti di vista, la qualità della vita. Per esempio, oggi possiamo scrivere " collutorio " senza stuprare la lingua italiana anche se il nostro stile letterario è fermo alle pitture rupestri.
Come in tutto però, ci sono anche i lati negativi. Quelle piccole cose che ti fanno salire la battaglia di Lepanto. Che ti incarogniscono come neanche una mazzata al Texas Hold'em. Da tempo volevo dedicarmi a questo argomento di capitale importanza che interessa molti di noi e sul quale c'è un silenzio sconcertante : la richiesta d'amicizia o il " mi piace " partiti per sbaglio.
A volte succede. Inoltri involontariamente una richiesta d'amicizia a una persona che ti sta tremendamente sugli zebedei; o, peggio ancora, alla ex fidanzata di tuo marito. Roba così, insomma. Ecco. In quell'istante, da inguaribile ottimista quale sei, ti trasformi nella crasi tra Cioran e Hobbes.
Lo stalking scavezzacollo 2.0, come molte altre attività appaganti, è sempre meglio non renderlo noto altrimenti si rischia di risultare un tantinello inquietanti.
Va da sé che una richiesta d'amicizia o un like inopportuni, sono la nemesi perfetta per chi si fa i cazzi di persone non abbastanza intelligenti da chiudersi il profilo. Fermo restando che, sia chiaro, non sarà certo una bacheca blindata ad arrestare la furibonda intenzione di spulciare la vita di chi ci siamo messi in testa in quel preciso momento.
Il dramma però sorge quando la richiesta d'amicizia parte in modalità automatica a causa della sensibilità degli smartphone. Mi spiego : tu vai sulla bacheca di un amico e mentre scorri con il dito verso il basso alla ricerca del post che ti interessa, inoltri l'amicizia al balengo di turno perché il demonio 2.0 ( Facebook, ndr) te lo propone tra gli amici in comune.
Se sei fortunato te ne accorgi subito ed elimini immediatamente la richiesta.
Se sei stato preso di mira dalla sfiga, puoi accorgerti della gaffe dopo giorni. Settimane. Nei casi peggiori anche mesi. Un bel giorno vedi la spunta blu sulla foto del profilo del balengo : gli hai inoltrato l'amicizia!
Diciamocelo. Questa è una delle principali cause di psicoanalisi.
Sul serio : che si fa in quei momenti ? Si annulla la richiesta con il rischio di passare per quelli/e che inviano messaggi subliminali ( orrore!) ? No. Non è una buona idea.
La si lascia? Ma anche no!
Si scrive un messaggio privato chiarificatore? Farsi la Mappo Morettina in perizoma sarebbe meno umiliante.
Alla fine l'unica soluzione è il ban che ovviamente ci farà apparire come dei maniaci permalosi con disturbi borderline della personalità.
Credo che sostanzialmente il sistema di O' Banneff sia il migliore : banni immediatamente e a prescindere almeno non ti ritrovi ad accarezzare l'idea di emigrare in Uzbekistan.
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