mercoledì 16 dicembre 2015

" Je suis Paolo Pamini " . La mia lettera aperta al parlamentare più riformista di sempre

Caro Paolo,
certo che asserire di voler insegnare a sparare ai bambini è un po' avventato, ma si sa, la paura ti spinge a dire parecchie fesserie facendoti così fare delle figure scatologiche senza precedenti. E cosa fa più paura dell'IS a questo mondo? Nulla Paolino, hai ragione.
Purtroppo devo darti una brutta notizia : in molti ti biasimeranno. Bisogna pur dire che la quasi totalità dei ticinesi una boiata simile non l'avrebbe mai detta. Infatti non fanno politica.
Ma io dico, che cosa ti è saltato in mente? Che cosa volevi dimostrare?
Un politico deve semplicemente essere in grado di parlare per 5 minuti senza dare l'impressione a chi lo ascolta di essere finito in una camera senza gravità. Punto.
Sei consapevole del fatto che ti sei trasformato in una sorta di Loredana Lecciso dell'etere ?
Sappi però che tutti coloro che ti criticano non ce l'hanno con te.
Ora ti spiego. La tua infelice uscita non ha un valore assoluto, ma solo relativo rispetto all'immagine che chi ti giudica vuole dare di sé.
Lo so che è avvilente il fatto che la tua faccia venga usata dai commentatori di Facebook e Twitter come confronto per mettere in luce la loro sagacia, ma non preoccuparti : la fiera della vanità e delle opinioni non richieste dura al massimo una settimana. In men che non si dica il tuo nome non sarà più in nessuna bacheca; lo rivedremo sotto a una tua bella fotografia durante le prossime elezioni.

Forza e coraggio, caro Paolo.

Con affetto.

C.

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