martedì 29 settembre 2015

La love story tra Ticinonline e gli stalker di Zali

Vorrei dire due parole sugli stalker di Zali e sulla redazione di " Tio ".

Dunque. Il portalone de noantri ultimamente è il baratro. Posso accettare il qual è apostrofato, gli articoli in merito alla depilazione delle modelle e l'inchiostro sprecato per le perle di saggezza di Miley Cyrus, ma dar retta a un gruppetto di maniaci ossessivi compulsivi è oltrepassare il limite. 
Già che c'erano potevano pubblicare un articolo dal titolo accattivante : " Gli alieni esistono e da anni stanno sfruttando un patto scellerato per colonizzarci, stipulato a suo tempo con i potenti della terra ". Tanto a 'sto punto.
Ma torniamo a noi. Un gruppo di stalker ( perché bisogna dire le cose come stanno, " militanti leghisti " è un eufemismo ) con un cazzo da fare nella vita, ha deciso di pedinare il Consigliere di Stato perché, a detta loro, la condotta privata ( privata!) del ministro non è irreprensibile. Me li vedo 'sti poracci, che scimmiottano James Bond mentre sono con il naso nella spazzatura, verdi di rabbia  e lividi d'invidia, in cerca di " prove " scomode. 
E Tio che ci fa con il faldone dei maniaci? Un bell'articoletto, naturalmente.
Prima ci fa sapere che ha visto lo scabroso dossier e l'ha pure fotografato e poi che non intende pubblicare nulla. Peccato che l'articolo gettamerda-acchiappaclick  è stato fatto.
Che poi, se Zali nella sua sfera privata mette il perizoma rosa, ha una liaison con la Boldrini, va al cinema con Marrazzo o si veste da Superman, a noi che ce frega? Con che coraggio ci si può arrogare il diritto di giudicare la vita privata di una persona?

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