Posso capire che per un giornalista che si è occupato per molti anni di cronaca per il TG2, della guerra dei Balcani, della prima e seconda guerra del Golfo, dei falliti colpi di stato in America Latina, delle campagne elettorali internazionali più importanti e di servizi e documentari su mafia e criminalità organizzata, trovarsi a condurre " Unomattina " dove il non plus ultra dell'inchiesta giornalistica è l'escort di turno che scarica idiozie a raffica in merito a Balotelli, può essere un tantino frustrante. Roba che l'ascesa di Brosio dal Billionaire a Medjugorje è meno traumatica della discesa negli inferi di Di Mare. Posso pure capire che in un programma televisivo dove si salta dal dramma dei massacri perpetrati dall'ISIS a tragedie ben più serie, come l'ultimo bisticcio all'isola dei famosi con tanto di sbrindellamento di extension, non si può pretendere chissacché. Infine comprendo che pure Francuzzo dovrà tirare a fine mese, ma questa volta ha davvero esagerato.
Trattare il Municipio di Claro alla stregua dei criminali nazisti, lascia intendere che a furia di intervistare soubrette lobotomizzate, Di Mare ha impostato il cervello in modalità standby. A me pare piuttosto evidente che il logo pro-residenti vuole andare a colpire chi sfrutta e non di certo chi viene sfruttato; pertanto mi ha lasciata piuttosto basita l'ignoranza e la superficialità trasudata dalle sue parole.
L'annosa questione dello svizzero anti-italiano e razzista, quindi, ha anche un po' scassato le balle.
" Unomattina " e il " Corriere della Sera " hanno la strumentalizzato e vilipeso, a scopo mediatico, la sopraccitata iniziativa.
Il problema che oggi spacca il nostro Cantone è la DISOCCUPAZIONE, una palese conseguenza del dumping salariale. Nel frattempo la BNS ha smesso di acquistare euro, facendo diventare il franco persino più forte della certezza della rielezione di Bertoli.
L'economia cantonale, che allo scherzetto della BNS ha iniziato a tremare come un'ultima foglia nel vento, sta implorando i cittadini di sostenerla. E per carità, hanno pure ragione.
Il fatto che il ticinese sia buono, fino a prova contraria, non significa che è pirla.
Pagare in media il 20% in più per sostenere le aziende serie, che elargiscono salari dignitosi, significa essere coesi e solidali. Significa aiutare il nostro Paese.
Sostenere le chiaviche che fino a ieri hanno spremuto i propri dipendenti sganciando paghe che nemmeno a Pechino si vedono più, denota una pirlaggine acuta. Perché mai il cittadino, con il paese della Cuccagna a 20 minuti d'auto, dovrebbe togliersi il pane di bocca per aiutare chi ha sempre pensato solo ed esclusivamente al proprio margine di guadagno?
Il logo pro-residenti, di conseguenza, va a danneggiare i furbetti di quartiere. Non è un'idea xenofoba, è un'idea intelligente.
Di idiota, in tutta questa storia, ci sono solo gli stereotipi inutili, ripetitivi e insulsi partoriti dalla mente di Di Mare.
brava !
RispondiEliminal'idea del bollino di Claro è assolutamente idiota perché discrimina sul passaporto e non sul livello della retributzione dei dipendenti. se le paghe sufficienti per vivere in Ticino, che il lavoro lo prenda il migliore.... che sìa frontaliere, residente o ticinese.
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