martedì 6 gennaio 2015

La mia lettera aperta all'on. Manuele Bertoli

Caro Manuele,

ammetto che uscire indenne dalle mie forche caudine è più dura che indurre Berlusconi a una scelta di castità, ma pure tu ci metti del tuo per farti disapprovare.
Le festività natalizie non si sono ancora concluse e tu ci hai già allietati con una sparata delle tue : " No alle scappatoie, meglio rivotare". Volevi iniziare il nuovo anno col botto, eh? Bene, direi che ci sei riuscito.
Posso capire che il 09.02.2014 tu ci sia rimasto male. Sembravi una di quelle fidanzate cornificate, mortificate, con lui che manco ha ancora portato via la sua roba da casa e già vive con l'altra, pure incinta e con la data delle nozze fissata. Ecco, è questa l'impressione che ci hai dato. Ora però è passato un anno, dovresti iniziare a fartene una ragione. Lo dico per te.
Lo so che la democrazia diretta prevede il referendum. Lo so. Però Manu, lasciatelo dire, parlare di " raccolta firme " dopo appena una settimana sa un tantino di presa per il culo, non trovi?
Ultimamente ti stai ergendo a martire immaginario e le tue congetture apocalittiche portano pure un po' sfiga.  Ma facci mettere in pratica 'sti contingenti e, se le cose dovessero mettersi male, proponi un referendum. Come si suol dire : numquam periclum sine periclo vincitur. 
Le misure di tutela dei lavoratori residenti, i contratti collettivi, i minimi salariali, i controlli e le sanzioni per chi sfrutta la situazione ed agisce contro gli interessi generali, sono pure un'ottima cosa, ma per carità, non venderci una chimera. Il minimo salariale è un diritto da conquistare, ma credere che cambierà l'attuale depauperata situazione lavorativa è da ingenui ( lo vedi? Sono gentile, uso gli eufemismi. Dovresti farlo anche tu). Tu credi veramente che quasi il 70% della popolazione ticinese sia tonta? Ritieni che i politici contrari alla proposta dell'UDC e che ora, all'unanimità, ci dicono che il volere popolare va rispettato, siano dei poveri imbecilli?
Ma io dico, Manu, a 'sto mondo l'unico intelligente sei tu ( e quelli che ti danno retta) ?
Tra l'altro, i tuoi fans fanno i conti in tasca anche a te?  Non ti hanno ancora sfaracassato gli zebedei dicendoti di devolvere la metà del tuo stipendio in beneficenza?  Non voglio farmi i fatti tuoi, sia chiaro, vorrei semplicemente capire se gli stracciamaroni sono coerenti o meno. Perché a noi è stato detto che non possiamo comprendere la povertà. Hanno detto la stessa cosa anche a te ?
Ti dico un'ultima cosa e poi concludo : il pianoforte in ufficio!
Onorevole, se lo facessimo noi, poveri comuni mortali, ci troveremmo disoccupati in men che non si dica. Me la vedo la segretaria che per rilassarsi ci allieta con " Clair de lune "...
La tua assistente ha tutta la mia solidarietà :  dopo 2 ore di Debussy impallinerei sia te, sia il piano. E poi i privilegiati saremmo noi ...
Bene, ho finito. Anche se spero fortissimamente che ad aprile verrai asfaltato dal tuo antagonista, ti auguro ogni bene per tutto ciò che non riguarda la politica.










2 commenti:

  1. he he he ... bella.

    "Sembravi una di quelle fidanzate cornificate, mortificate, con lui che manco ha ancora portato via la sua roba da casa e già vive con l'altra"

    penso che i psicologi parlerebbero di proiezione

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