domenica 11 gennaio 2015

I segnalatori-maniaci di Facebook

Qualche giorno fa ho scritto una lettera aperta all'onorevole Manuele Bertoli che ha scatenato un putiferio : un'accozzaglia di dietrologie che nemmeno Adam Kadmon sotto stupefacenti saprebbe inventarsi. Un'orda impazzita di faceboocchiani inferociti ha rischiato il crepacuore.
Dunque. A parte che ci sarebbe quel piccolo particolare che sulla mia pagina Facebook posso sponsorizzare pure Fabio Volo e sostenere che sia il nuovo Lev Tolstoj perché mi gira così e saranno pure fatti miei; ma il problema serio è che i commenti spocchiosi ed esaltati non sono stati scritti da quindicenni. No, sono ragazzotti/e adulti/e che, con un italiano zoppicante, ti lasciano intendere di avere la Verità da Santoni de noantri in mano. Persone che si sono sentite così dalla parte della democrazia che alla protesta democratica, hanno preferito gli insulti. Improperi gratuiti, commenti beceri, maschilisti e zuppi di ignoranza. C'era anche chi vaneggiava, roba da far impallidire Hemingway. Un circo degli orrori, in pratica.
La cosa più esilarante è che i ragazzotti/e sopraccitati continuano ad occuparsi di me, nonostante io non mi sia mai interessata di loro e delle loro "gesta".  Hanno sviluppato una vera e propria ossessione mascherata da semplice antipatia.
Visto che il maniaco/a di Facebook capita più o meno a tutti, come il parente deluso da Beltraminelli o il politico del cuore sminchiato alla grande dalle urne, vado a riassumere i punti fondamentali che lo caratterizzano :

- Lo riconosci perché ti si rivolta contro con una furia cieca che al confronto nove trafficanti del cartello di Medellin sembrano delle pecorelle smarrite. Pur di farti fuori sarebbe in grado di hackerare il Pentagono.

- È affetto dall'ultima forma di parafilia scoperta in cui l'individuo prova piacere solo segnalando le persone. Passa l'intera notte alla ricerca di chi possa segnalare in uno stato di semi-eccitazione, spesso accompagnato da lievi pratiche onanistiche. Quando scopre che il profilo del nemico tanto odiato è stato oscurato, si sente vivo. La sua vita, per poche ore, ha riacquistato un senso.

- È una crasi tra la bambina del cult movie " L'esorcista " e i guardiani del ISIS : i deliri causati dalla rabbia che nutre nei tuoi confronti lo fanno contorcere su sé stesso. Vomita bile, insulta in aramaico antico e perde l'ultimo barlume di lucidità. L'unica cosa che potrebbe farlo star meglio è bannarti, ma non ce la fa. È più forte di lui. Tu sei per lui, quello che è per un tossicodipendente la miglior coca colombiana.

Bene, se vi imbattete in un " feisbuk-maniaco ", bannatelo! Se non volete farlo per voi, mettetevi una mano sulla coscienza e fatelo per lui/lei. 




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