Se ritenete che le storie di " C'è posta per te " siano roba da asilo Mariuccia è perché non eravate a conoscenza delle bagarre che succedono in Parlamento.
Una cosa è certa : da qualche parte, magari occultato nella biblioteca privata di Matteo Renzi, tra un trattato sul valore rivoluzionario dell'happy hour e la fenomenologia del Billionaire, deve esistere un manuale pratico intitolato : "100 mosse strategiche per recuperare l'immagine. Consigli pratici per politici in difficoltà".
Purtroppo la bagarre di ieri che vede come protagonisti Savoia, Del Bufalo e Garzoli non è stata filmata. Se così fosse stato, sono certa che l'avrei custodita nel cuore sino alla vecchiaia assieme ai ricordi più vivi della mia esistenza : il parto, il primo bacio, il primo paio di Louboutin ,la scoperta del fondotinta minerale e Del Bufalo che sbrocca e successivamente si scusa. Il nostro Parlamento, tra soldatini e cornuti è mejo di un cinepanettone. Ma andiamo con ordine.
Savoia ha detto : " (...) Bocciare il parco oggi non convince nessuno a Berna a fare le strade. È la stessa logica per cui, se io tentassi di fare un dispetto a mia moglie mutilandomi nelle parti intime (...)"
Del Bufalo ha ribattuto : " (...) La sua citazione del marito che si taglia gli attributi era monca perché di solito è riferita a un marito cornuto. Non era necessario esternare la sua situazione familiare davanti a tutto il Parlamento ".
Apriti Cielo ! A questo punto a Sergione, che già di suo è un sanguigno, parte l'embolo. Si mette proprio a ballare l'Hip Hop, l'embolo di Savoia ...a ragione questa volta.
Non so quale santo l'abbia trattenuto, ma è riuscito a non trasformare il nostro brillantissimo Parlamento in un ring di sumo. Si è limitato a tuonare al presidente del Parlamento Gianrico Corti : " Intervenga, mi ha dato del cornuto! ". Con la sala del Gran Consiglio trasformata in una parodia di Fight Club, Del Bufalo si scusa con Savoia.
Tutto è bene ciò che finisce bene, no? Eh no, perché a questo punto, dalle retrovie, entra in scena Garzoli che non gliela fa a farsi una tazzina di cazzi suoi e indignatisssssssimisssssssimo dice : " (...) Noto che il mio collega si è scusato, ma io voglio far notare che Sergio Savoia non si è scusato perché prima si è girato verso di me e mi ha detto di stare zitto, altrimenti mi avrebbe cambiato i connotati. QUESTE SONO MINACCE ". Povero Giacomino, si vede che non è mai stato minacciato.
Savoia ovviamente non si è scusato. Presumo che preferirebbe farsi cambiare i connotati piuttosto che esprimere il proprio rincrescimento a Giacomino.
Il capogruppo PLR Christian Vitta, protestando per le mancate scuse di Savoia a Garzoli, ha chiesto una sospensione. Il presidente del Legislativo l'ha concessa e i lavori sono stati interrotti per una quindicina di minuti. Al rientro in aula Corti ha ammonito Sergione, rivolgendogli un richiamo formale all'ordine.
È meglio di Beautiful. L'unica piccola differenza è che Brooke Logan non ci governa.
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