Venticinque anni fa, il 9 novembre 1989, crollava il Muro di Berlino che aveva diviso la città per 28 anni.Il passaggio diede il via alla veloce dissoluzione della Germania Est e poi alla riunificazione tedesca.
Con questo crollo è finita anche un'epoca : quella della guerra fredda. Sì, perché il 13 agosto 1961, la Repubblica Democratica Tedesca, espressione del controllo politico e militare di Mosca, alza il Muro di Berlino che divide in due la città per evitare il flusso di profughi dal settore est a quello ovest. Centosessanta chilometri di cemento che separano per quasi trent'anni il settore russo della città da quello francese, inglese e americano. Famiglie intere vengono brutalmente divise. Centinaia di persone nel tentativo di scavalcarlo muoiono o vengono catturate e poi fatte sparire dai “Vopos”, i poliziotti. Tuttavia sono in molti ( alcune migliaia) coloro che riescono coraggiosamente a passare nel settore occidentale, che rappresenta la libertà.
Ero una bambina, nel lontano 1989, però le immagini di quel giorno sono scolpite nella mia memoria. Ricordo una marea di persone che brandivano il piccone e lo picchiavano contro il Muro. Ricordo gli abbracci e le lacrime della gente. Ricordo il senso di libertà. Ricordo l'annuncio fatto da Schabowsky : " Da stasera la frontiera è aperta ".
Ecco, il crollo del Muro ci ha dato un messaggio di pace e di speranza. È partito da Berlino e in un attimo si è diffuso in tutto il mondo.
Mai avrei pensato che, parecchi anni dopo, mi sarei follemente innamorata di quella città. Così imperfetta,caotica, esteticamente non bellissima ma che, per un'infinità di ragioni, porterò per sempre nel cuore.
Domani Berlino festeggierà un avvenimento che cambiò la storia.
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