domenica 31 agosto 2014

No ai poster pubblicitari porno in Svizzera




La fondazione CitizenGO dice  niet  ai poster pubblicitari pornografici in Svizzera. A parer loro, l'ufficio Federale della Sanità pubblica,con questa campagna provocatoria e al limite del pornografico, invita il cittadino a una condotta irresponsabile e dissoluta. Rincarano poi la dose dicendo che il preservativo non può rappresentare il rimedio per il diffondersi dell'AIDS (?).
Queste, a grandi linee, sono le argomentazioni della petizione. 
Il PPD ( e chi, se no? ) abbraccia la causa, e i tre moschettieri : Jelmini, Regazzi e Beltrascandalizzato ( che non mi delude proprio mai), si ergono a " Paladini del decoro ".
Non ho ben capito se per i pipidini l'uso del preservativo sia sinonimo di condotta irresponsabile, oppure se fare sesso fuori dal Sacro vincolo del Matrimonio sia un atteggiamento dissoluto. Sta di fatto che gli " uregiatt " chiedono addirittura le dimissioni del direttore dell'Ufficio della Sanità pubblica, Roger Staub.
Non fosse che sono seri, mi sarei fatta una bella risata. Purtroppo fanno sul serio, mettono quasi paura.
Mi chiedo che tipo di slogan anti-AIDS sia accettabile per il PPD? Una foto di Rosy Bindi ritratta in Parlamento con scritto sul fondo e a caratteri cubitali : " FAGLI UN NODO! " ? 
Voglio dire, con tutti i problemi che ha il Canton Ticino, dai 20000 disoccupati alle 8000 persone in assistenza sociale, il PPD cosa fa? Invoca le dimissioni del direttore dell' Ufficio della Sanità. Roba da matti!
Cari ragazzi, Jelmini, Regazzi, Beltraminelli & Co., toglieranno le pubblicità indecenti, ma voi continuerete ad essere disoccupati. Siete contenti?





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