venerdì 23 gennaio 2015

4 anni e 8 mesi allo zio pedofilo

" Quattro anni e otto mesi di detenzione con trattamento ambulatoriale ", questa è la sentenza nei confronti dell'uomo che ha abusato sessualmente del nipotino lungo un arco di tempo di 4 anni ( 2009 - 2013).
L'imputato ha sfruttato i disagi della vittima, che all'epoca aveva 5 anni ( 5!!!! ), acquistando, poco alla volta, la sua fiducia. Ed è in questo contesto che il porco ha iniziato ad abusare del bambino.
Il pedofilo ha dichiarato di aver subito a sua volta abusi in età preadolescenziale.
Freud affermò che i traumi infantili in generale sono inguaribili e lasciano ferite che non rimarginano più e che provocano, negli adulti con una storia di abusi nella loro infanzia, una molteplicità di fenomeni a carico della sfera emotiva, relazionale, sociale, comportamentale di varia profondità. 
Non mi voglio di certo addentrare in campo psichiatrico, ma dubito che una parafilia di tale entità possa rimarginarsi in cinque anni.
Viviamo in un Paese dove si fanno referendum anche per il colore delle mutande, ma si accetta supinamente che un uomo, reo di essersi macchiato del reato più abietto, si faccia meno di 5 anni di reclusione ( non importa se in carcere o in un istituto psichiatrico).
Da cittadina, da donna e soprattutto da madre, mi sento indignata e offesa. Pretendere un inasprimento della pena, è chiedere troppo?







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